Il piercing all’orecchio viene, spesso, considerato uno dei più semplici da fare e mantenere, in confronto ad altre zone del corpo, come lingua e ombelico.
Ma se non curato a dovere, anche questo può presentare delle gravi infezioni e cicatrici che potrebbero non rimarginarsi col tempo e lasciare dei segni indelebili brutti da vedere.
Che si tratti di un orecchino al lobo o al trago, i piercing all’orecchio sono sempre un must, nonché quelli scelti maggiormente, soprattutto da chi si affaccia per la prima volta a questo mondo, in maniera particolare i giovani. Possiamo dire che il piercing all’orecchio va un po’ di moda. I comportamenti da tenere non sono diversi da quelli di qualunque altro piercing.
Quando si decide di praticare un foro all’orecchio, bisogna, oltre a scegliere un piercer professionista, saper curare anche la parte che viene dopo, fondamentale anche affinché il piercing duri nel tempo.
Quando ci si fa un piercing esistono delle accortezze da tenere in considerazione per evitare che la sua durata sia per lo più breve. Innanzitutto, bisogna curarlo in modo costante almeno per il primo periodo, disinfettandolo più volte al giorno usando dei prodotti appositi, consigliati dal piercer professinista.
Inoltre, è altamente sconsigliato cambiare l’orecchino prima di un certo periodo di tempo, che, di solito, dovrebbe essere consigliato da chi vi ha praticato il foro. In ogni caso, la durata media è di un mese. Quindi, anche se avete un piercing che esteticamente non vi fa impazzire, dovete comunque “sopportarlo” almeno per i primi tempi.
L’ultimo consiglio, che riguarda, principalmente, delle particolari zone che rimangono più esposte, come l’helix, è quello di stare attenti a non subire dei traumi, neanche minimi. Anche semplicemente dormirci sopra può portare a delle infezioni, alle quali potrebbe conseguire anche il rigetto dell’orecchino.
Cura a pazienza sono i segreti per farsi un piercing e curarlo nel migliore dei modi.